(ANSA) – ROMA, 16 MAR – I robot sono già tra noi. In Italia sono 155 ogni 10 mila addetti “umani” e portano il Paese al secondo posto in Europa per la robotica e fra le prime dieci nazioni al mondo per tasso di robotizzazione. Sono i dati con cui si apre il Robot Forum di Parma.
L’importanza della robotica sta nel suo forte impatto sulla capacità dell’Europa di mantenere ed espandere un settore manifatturiero competitivo con milioni di posti di lavoro connessi in gioco. La Robotica offre anche nuove soluzioni alle sfide sociali dall’invecchiamento per la salute, trasporti intelligenti, la sicurezza, l’energia e l’ambiente.
Perché finanziare la ricerca e l’innovazione in robotica ?
Ecco le motivazioni della Comunita’ Europea:
- Essenziale per la produttività e la competitività
- Reindustrializzazione, invecchiamento della forza lavoro
- Essenziale per affrontare le sfide della società
- Salute, invecchiamento della popolazione, l’ambiente, la sicurezza
- Crescita potenziale
- mercati dei servizi
- crescita a doppia cifra sistemi autonomi, trasformando ICT
La robotica è un mercato in rapida via di sviluppo sempre più trainata dallo sviluppo di nuovi e migliori prodotti in settori diversi come la produzione, ricerca e soccorso e il recupero, ispezione e controllo, la chirurgia e l’assistenza sanitaria, case e automobili, dei trasporti e della logistica, l’agricoltura, e molti altri.
Il rapido aumento dell’uso di robot nelle nostre case e sul posto di lavoro, negli ospedali e ambienti industriali, fornisce una visione ispiratrice su come possa beneficiarne la società nel suo complesso. Priorità della robotica dovrebbe essere definita a questo punto della loro evoluzione, lo sviluppo massimale del potenziale di crescita, l’occupazione e l’innovazione in Europa.
Attraverso un portafoglio di oltre centoventi progetti di ricerca e azioni di coordinamento, la Commissione europea ha progressivamente costruito una solida base di condivisione delle conoscenze e di cooperazione attraverso l’intera comunità della robotica. Questa base include ora un privato-partenariato pubblico sulla robotica chiamata SPARC.
Questo lavoro è svolto in stretta collaborazione con la comunità robotica, compresi i programmi degli Stati membri, l’industria, le università e gli istituti di ricerca.
La robotica è forse una delle tecnologie attualmente più controverse. Il prolifico tasso di sviluppo che contraddistingue l’industria robotica induce molti a speculare sulla vera natura dell’impatto dei robot e il loro futuro sviluppo.
La robotica è penetrata praticamente in ogni settore conosciuto dall’uomo. Con la loro rapida incursione, i robot hanno avuto un enorme impatto su qualsiasi ambito nel quale siano intervenuti, ma la profondità del loro contributo, sia sotto il profilo economico che sociale, deve ancora essere valutata al fine di garantire un futuro all’insegna di una continua evoluzione e fattibilità ed elaborare una tabella di marcia paneuropea per lo sviluppo dei robot.
Il progetto “Pro-Robot” finanziato dalla CE ha cercato di determinare se lo sviluppo della robotica sia economicamente fattibile e vantaggioso per la società, poiché è assodato che dal punto di vista tecnico è fattibile e valorizzabile.
A tal fine, i partecipanti al progetto hanno analizzato dapprima l’attuale stato di sviluppo in Europa, effettuando una previsione su tutti i settori tecnici nei quali la robotica potrebbe svolgere un ruolo significativo, e in seguito hanno valutato la natura degli ostacoli e delle minacce. Tuttavia, l’ampio spettro d’analisi del progetto ha incluso anche lo studio della natura delle strategie di supporto e delle priorità relative agli aspetti tecnici e finanziari.
Nel complesso, lo studio si è concluso su una nota positiva, indicando che in futuro la robotica umanoide proseguirà nella sua vasta gamma di attività e che l’industria dell’entertainment è destinata ad una grande svolta. Lo studio ha previsto che il settore della robotica continuerà a crescere lentamente ma costantemente. Tuttavia, è emerso che molti mercati sono ancora alla ricerca di fertili terreni di crescita. PRO-ROBOT Report Summary
Siamo di fronte ad una nuova rivoluzione industriale o forse, meglio, al completamento della rivoluzione industriale: oggi piu’ che mai le macchine sostituiranno il lavoro “umano”, come temevano i nostri predecessori di fine ‘800 e come hanno iniziato a vedere in fabbrica i nostri genitori negli anni del boom economico… Ma stavolta non ci si limitera’ al mondo del lavoro come lo conosciamo. Infatti i robot non sono solo “lavoratori” come ci si aspetterebbe dall’etimologia del loro nome (“robota”=lavoro pesante), ma sono sempre di piu’ macchine INTELLIGENTI, presto “PENSANTI”, e le macchine intelligenti possono consentire un incremento del Pil, ma avranno anche l’effetto di ridurre la domanda di persone, comprese quelle intelligenti. Perciò potremmo ritrovarci ad assistere a una società che diventa sempre più ricca, ma in cui gli incrementi di benessere vanno a favore di chi li possiede i robot.
E alla fine la Skynet, quella di Terminator, deciderà di farci fuori tutti, ma questa è un’altra storia. In ogni caso sono argomenti di discussione interessanti; e non sono nemmeno irrilevanti per quanto concerne la politica economica, considerando che gran parte del dibattito sullo Stato sociale verte su quello che dovrebbe succedere di qui a qualche decennio.