Nel documento presentato durante la conferenza stampa dell’agosto 2011 per l’avvio dell’anno scolastico 2011-2012 (disponibile sul sito del MIUR), si trovano diversi spunti di riflessione particolarmente interessanti, soprattutto letti alla luce di quanto sta accadendo nel mondo della scuola…
L’art. 34 comma 3 della Costituzione recita: “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”
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quest’anno scolastico vedrà per la prima volta l’avvio di un sistema di premiazione del merito degli studenti in uscita dalla scuola superiore e in ingresso nelle Università
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il sistema, che vede una forte compartecipazione pubblico – privata, verrà gestito dalla Fondazione per il merito, istituita dal MIUR di concerto con il MEF. La Fondazione si avvarrà anche della collaborazione dell’ Invalsi
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gli studenti che, alla fine dell’anno scolastico, supereranno l’esame di stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore con una votazione uguale o maggiore a 80/100 potranno accedere ad un test nazionale
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il test permetterà di selezionare i migliori studenti in uscita dalla scuola superiore e in ingresso nelle Università accertando il livello di competenze di base
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gli studenti selezionati potranno accedere, indipendentemente dalle condizioni economiche, a borse i studio (per il primo anno accademico) o a prestiti d’onore di importo annuo pari a circa 10.000 euro
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per il mantenimento dei benefici nel corso degli studi universitari gli studenti dovranno rispettare i seguenti requisiti di merito: conseguire almeno l’80% dei CFU, riportare una media uguale o maggiore a 27/30 e non riportare voti inferiori a 24/30.
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al termine degli studi universitari gli studenti che risulteranno aver conseguito la laurea con il massimo dei voti e nei tempi previsti saranno esonerati dal rimborso del prestito; gli altri saranno chiamati a rimborsare il prestito solo nel momento in cui entreranno nel mondo del lavoro e in modo proporzionale al reddito percepito
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quest’anno scolastico verranno messi a disposizione dei migliori studenti circa 1000 prestiti/borse di studio. A questi si aggiungono più di 3000 borse di studio che saranno finanziate con i fondi PON; un ulteriore incremento è previsto grazie ai finanziamenti di soggetti pubblici e privati che intenderanno investire nella formazione universitaria degli studenti più meritevoli
Quindi: ragazzi studiate! potrete esser tra i partecipanti ai test invalsi (che fortuna!)
e se sarete così bravi da ottenere un punteggio sup a 79/100, avrete la fortuna di ottenere una borsa di studio di ben 10.000 euro, anche se solo per il primo anno accademico… perchè poi, per continuare ad usufruirne anche negli anni successivi dovrete mantenere almeno 80% dei crediti formativi universitari con una media superiore a 26/30 (e ATTENZIONE: nemmeno un voto inferiore a 24/30).
MA LA NOTIZIA MIGLIORE è che appena finiti i vostri sforzi universitari, se siete nei tempi previsti ed avete ottenuto la laurea con il massimo dei voti non dovrete rimborsare il PRESTITO.
PRESTITO ?!?!? Ma non era una borsa di studio ?
E se malauguratamente non si rientra tra tutte le condizioni definite…
… nessun problema RIMBORSERETE IL PRESTITO SOLO SE TROVERETE LAVORO ed in modo porporzionale al reddito percepito.
RAGAZZI, sicuramente sono io a non capire…
ma abbiate comprensione: per la mia generazione, BORSA di STUDIO e PRESTITO erano due concetti ben differenti tra loro.
Voi invece siete stati preparati al mondo reali dei debiti cronici già a scuola con il sistema debiti/crediti… quindi nel vostro mondo può esser valida l’equivalenza PREMIO=DEBITO.
Ammesso e non concesso che sia così, spero solo che non vi accada come nel mondo reale, dove i debiti condizionano le scelte di vita e limitano la libertà individuale. NON LASCIATE che il beneficio di una Borsa di Studio possa condizionare il vostro futuro fino al punto di obbligarvi nelle scelte più importanti della vostra vita: lo studio, il lavoro, la vostra cultura. LOTTIAMO perchè la scuola e l’istruzione tornino ad essere un diritto PER TUTTI. Non accettiamo questi postulati ingannevoli. La scuola deve essere democraticamente PUBBLICA e MERITOCRATICA e non formativa per “sudditi” strattonati dal cappio del debito.
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