4 marzo 2012 - Addio DALLA Lucio...
Ognuno la pensi come vuole e tutti difendano la libertà di esprimere l'opinione che non condividono battendosi perchè possa essere espressa...
Mi limito a riportare questa frase "insolita" (per i media), di questi tempi
I funerali di Lucio Dalla sono uno degli esempi più forti di quello che significa essere gay in Italia: vai in chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono con il rito cattolico, basta che non dici di essere gay. È il simbolo di quello che siamo, c' è il permissivismo purché ci si volti dall' altra parte.
Lucia Annunziata, [In 1/2 ora, Raitre, 4 marzo 2012]
CONDIVIDO l'affermazione, ma non nel senso di criticare la scelta del cantautore, bensì nell'ipocrisia bigotta della Chiesa che "finge" di non sapere e "sorvola" su un aspetto così fondamentale nella vita di un uomo (l'amore), pur di non affrontare il problema... Mi chiedo se sia questo il modo corretto di commemorare un UOMO PROFONDAMENTE SPIRITUALE e RELIGIOSO quale ha dimostrato di essere Dalla con la sua indimenticabile arte.
Forse abbiamo perso un occasione, oltre ad un grande spirito.
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